Il percorso in linea si articola alla base della catena dei Musi, dirigendosi con andamento tutt’altro che rettilineo da Simaz al Pian dei Ciclamini. La lunghezza è di poco superiore ai 5 km e il tempo di percorrenza è di circa due ore.
Il tracciato è stato recentemente risistemato dopo anni di abbandono dovuti alla presenza di un poligono militare che ne impediva l’utilizzo. L’istituzione del Parco Naturale delle Prealpi Giulie e l’intervento dell’Amministrazione Comunale hanno permesso di smilitarizzare l’area, riconsegnandola integra dal punto di vista naturalistico.
La partenza avviene dai 615 metri della piccola borgatella di Simaz. Una piccola icona votiva alla fine dell’abitato e della strada asfaltata indica l’inizio del sentiero, segnalato anche da una tabella in legno. Tabelle informative accompagneranno l’escursionista lungo tutto il tragitto dando utili notizie sulle particolarità naturalistiche della zona.
Fin dalla partenza emerge l’aspetto caratteristico del percorso: un alternarsi di greti asciutti di torrenti che scendono dal versante meridionale dei Musi con terrazzi alluvionali un tempo adibiti a pascoli. Il sentiero poi penetra una rada formazione di carpini neri e ornielli. Portandosi verso il centro della vallata il sentiero attraversa un terrazzo alluvionale che dà al paesaggio un aspetto lunare.
Scesi sul greto asciutto del Zalodra, si risale l’ampio terrazzo ove sorgeva il poligono militare. La vastissima prateria in leggera salita, compresa tra le rocciose pareti strapiombanti dei Musi a nord e il boscoso versante settentrionale del Gran Monte a sud è senza dubbio il punto paesaggisticamente più bello del percorso. Poco più in su, in estate, le ginestre gialle in fioritura formano una distesa uniforme di rara bellezza.
Il sentiero risale ripido e stretto una china erbosa e raggiunge il segnavia CAI che porta al bivacco Brollo e alla cima dei Musi. Il bivacco color rosso è visibile su uno degli innumerevoli speroni rocciosi che svettano 1000 metri più in alto.
Il sentiero per raggiungerlo è riservato ad escursionisti esperti e allenati.
Proseguendo verso nord si raggiunge il greto del torrente Mea, completamente asciutto, tranne durante le fasi di intensa precipitazione, arrivando così a metà percorso. Poco dopo si incontra il piccolo nucleo di casere di Trepetnica/Trepetnika dove è presente l’unica fonte della zona.
Dietro gli edifici il sentiero si inoltra verso nord e giunge in pochi minuti in località Sriegnibosch/Srienji bošk ove si trova l’insediamento più ampio della zona. Da qui si intraprende l’ultimo tratto del sentiero che porta all’albergo “Ai Ciclamini” e all’annessa foresteria del Parco naturale delle Prealpi Giulie.